Reiscriviamo all’Albo i giornalisti radiati dal fascismo

Autori vari – Quaderni Murialdi

Le leggi antirazziali messe in atto dal regime fascista a partire dal 1938 colpirono, inevitabilmente, anche la categoria dei giornalisti, ancorché gli stessi in quanto iscritti ad un albo professionale controllato dai prefetti e quindi dal governo, si riconoscessero formalmente nel regime e esercitassero la loro professione conformemente alle indicazioni espresse quotidianamente dal minculpop. Ciò nonostante, gli ordini regionali furono epurati dai giornalisti di razza ebraica che da quel giorno non avrebbero più potuto esercitare la loro attività professionale. Il 16 febbraio del 1940 i giornalisti ebrei iscritti furono cancellati dall’albo di Roma. Nel sessantesimo anniversario di quella data la Fondazione Murialdi ha voluto ricordare in un seminario quegli avvenimenti ed ha voluto, d’intesa con il Consiglio dell’Ordine del Lazio, procedere simbolicamente alla loro reiscrizione, volendo in questo modo cancellare una pagina ignobile della nostra storia nazionale.