Claudio Santini – Minerva
Ezio Cesarini, socialista in gioventù, aveva aderito al fascismo ed era stato assunto al Resto del Carlino come cronista. Nel 1938 aveva incontrato casualmente per strada un amico che era accompagnato dall’ex sindaco socialista di Bologna Francesco Zanardi. Questo incontro casuale sarà considerato dal federale della città un atto di “intollerabile antifascismo”. Prelevato da casa e portato nella sede del partito fascista gli fu ritirata la tessera del partito con la seguente motivazione “alle dipendenze di un giornale della Rivoluzione si accompagnava con un elemento notoriamente nemico del regime”. Riprenderà in seguito il suo posto al Carlino, ma dopo la caduta del fascismo e la nascita della Repubblica di Salò sarà arrestato e fucilato nel gennaio del ’44 con l’accusa di “concorrente morale” nell’uccisione del federale repubblichino di Bologna. Sarà riconosciuto partigiano della Brigata Matteotti e sepolto nel Sacrario dei Martiri della Resistenza a Bologna. Oggi a illuminare la vita e il percorso giornalistico di Ezio Cesarini arriva il libro di Claudio Santini “Ezio Cesarini. Italiano antifascista giornalista” pubblicato dalla Casa Editrice Minerva.