Curato da Marta e Francesca Paloscia e edito da All Around, Informazione e libertà di pensiero raccoglie gli “appunti di un giornalista”: le carte di Annibale Paloscia conservate e raccolte dalla famiglia sono confluite in un importantissimo volume che intende diffondere consapevolezza riguardo “cosa significhi nella società civile il potere di informare e di influenzare lo spirito pubblico”.
Il libro rappresenta una sorta di corso, un manuale di giornalismo che analizza le dinamiche della professione e le offre al lettore dal punto di vista di uno dei più grandi cronisti dell’informazione italiana. La vocazione di Paloscia per la verità e per una comunicazione in grado di coinvolgere e informare il pubblico è trasmessa dai suoi appunti, così come il rigore del mestiere nel selezionare e saper trattare con le fonti in modo da restituire ai lettori un prodotto di cronaca dignitoso e coerente.
Il volume intende celebrare e ricordare il forte impegno professionale e l’enorme contributo di Paloscia al mondo dell’informazione italiana, un’eredità raccolta nelle pagine del libro con l’intento di proporre un insegnamento ai lettori: il professionista del giornalismo ha il dovere di lavorare con prudenza e consapevolezza del proprio potere di informare e di formare la coscienza politica dei cittadini. Al centro del libro emerge un insegnamento chiaro, che è anche un monito per i giornalisti di oggi: il quarto potere deve essere esercitato con responsabilità e rigore, dando rilevanza e salienza alla notizia seguendo regole precise.
Informazione e libertà di pensiero offre numerosi spunti su una professione in cui è indispensabile porsi come testimoni critici della realtà di cui si dà notizia ma soprattutto ricorda Annibale Paloscia, “il più grande cronista” (Paolo Serventi Longhi), il “porto sicuro” e punto di riferimento per tutti i colleghi (Stefano Polli), il giornalista “intuitivo, audace e scrupoloso” (Piero Trellini) che basava il suo impegno professionale su “rigore, attenzione e umanità” (Giampiero Gramaglia).